Per farla breve, quando è nata la piccola, ho deciso che questa volta avrei usato i pannolini lavabili. Parlo al singolare, perché la decisione è stata mia e ho dovuto lottare. Il papà non era convinto. La suocera mi osteggiava apertamente, dicendo che avrei gettato via soldi e infettato bambina e figlio (il suo). I parenti vari (che non avevano bambini da anni, se non decenni) hanno espresso la loro sul tempo di asciugatura e i costi di acquisto. La migliore è stata comunque la suocera, che è andata a chiedere in giro per il paese opinioni alle sue coetanee che, memori dei vetusti ciripà, le hanno chiesto se ero impazzita. La suocera è andata quindi anche al negozio dei pannolini (mi sento molto in colpa nei confronti della proprietaria, lo ammetto) dicendo che secondo lei erano anti-igienici (ha del coraggio, bisogna darne atto). Ma ne è uscita con due pannolini nuovi, alla fine. La proprietaria dev'essere riuscita a spiegarle quello che a me non aveva nemmeno chiesto. Suocere, no?
Dopo questo lungo preambolo, le cose sono andate così. Al posto della lista nascita, ho chiesto che mi venissero regalati PL e ho usufruito del buono acquisto del mio comune per comprare i restanti. Ne ho 25, e per una bambina sono più che sufficienti.
Eccoli qui! A sinistra c'è il Charlie Banana (quello con le ciambelline); poi il Bumgenius, e a destra il Rumparooz. Inoltre il rotolino bianco è quello delle veline da inserire all'interno del pannolino. Non serve altro!
Ho optato per i modelli pocket (la mutandina in tessuto tecnico ha una tasca dove infilare 1 o 2 inserti in PUL). Dal mio punto di vista, questo modello è comodissimo perché cresce assieme al bimbo. La mutandina è regolabile tramite laccetti (Charlie Banana) o bottoncini; a seconda della necessità, si possono aumentare gli inserti. Io con 2 copro anche la notte.
Io uso le veline Disana, che possono essere riutilizzate. Se la bimba fa cacca, le veline sono compostabili (con tutto il contenuto, ovviamente). Ho ripescato un sacchetto in tela della spesa e l'ho appeso in bagno, tutti i pannolini sporchi finiscono lì con le eventuali veline. Io tolgo subito anche gli inserti. A giorni alterni, butto il sacco in lavatrice a 60° usando poco detersivo eco, acido citrico al posto dell'ammorbidente e un cucchiaio di percarbonato come igienizzante.
La mutandina ha tempi di asciugatura brevissimi! A volte esce quasi asciutta dalla lavatrice. Gli inserti ci mettono un po' di più, una giornata durante l'inverno e qualche ora in estate. Ho ovviato il problema mettendo un piccolo stendino sul termosifone, così anche in inverno l'asciugatura si riduce a poche ore.
Fine! La gestione è tutta qui! Tempo dedicato in più rispetto agli usa e getta... Boh... Forse 1 ora a settimana, ma non devo uscire a comprarli, quindi nemmeno quella. Spesa in meno... Beh io di tasca mia ci ho messo 60 euro e sono a posto fino allo spannolinamento.
Alcuni trovano la scusa del "ma lavare i pannolini non comporta uno spreco di acqua detersivo ecc?". NOOOO, questo mito è stato sfatato ormai decine di volte e basta una googlata veloce per rendersene conto.
Adesso che, a causa della quarantena, anche uscire per prendere i pannolini può essere difficile, io sono a posto. E non rimarrò mai a corto di pannolini, non mi troverò mai con una taglia sbagliata. Ah dimenticavo, ovviamente potranno essere utilizzati anche per un fratellino!
Insomma... Fateci un pensiero. Visitate qualche pannolinoteca, parlate con qualche esperta. Se ci sto dietro io con 3 figli e un lavoro full time, ce la può fare davvero chiunque.
Ciao!
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